GAZZETTA DI REGGIO 24-09-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
«I medici privati al pronto soccorso sono una soluzione temporanea»
Autore: Adr.Ar.

«I medici privati al pronto soccorso
sono una soluzione temporanea»
Scandiano Marchesi, direttrice Ausl: «Uno sforzo per riaprire il reparto»
Reseda» Inizieranno a stretto giro le valutazioni sulle offerte private per garantire il personale medico con cui riaprire il pronto soccorso dell'ospedalediScandiano. Dell'avvio della procedura di analisi - figlie del bando apposito promosso dall'Ausl - ha parlato giovedì sera CristinaMarchesi, direttrice generale dell'Ausl di Reggio, durante un incontro promosso dai club Rotary Reggio Emilia Val di Secchia e lions di Scandiano al ristorante Sider Park di Rubiera. L'obiettivo era fornire un approfondimento sulla situazione della sanità distrettuale, e soprattutto raccogliere fondi con cui creare borse di studio da assegnare ai cinque studenti, residenti nelle province di Reggio Emilia e Modena, che si iscriveranno nel prossimo anno accademico alla Scuola di Specializ7a7ione d'Emergenza Urgenza di Unimore. Un percorso formativo fondamentale, visto che oggi il principale problema per riaprire i reparti chiusi, come Scandiano e Correggio, è proprio l'assenza di medici. il presidente del LionsAngelo Santoro ha realizzato unvolume in cui ripercorre le vicende del Magati: le vendite serviranno per sostenere il corso e giovedì sera è arrivato un contributo corposo in questo senso. Marchesi, nel suo intervento, ha spiegato come il secondo bando promosso fra aziende private in grado di fornire i medici per i Pronto soccorso ha ottenuto cinque proposte: «Il bando prevedeva diversi lotti, per i reparti ora chiusi a ScandianoeCorreggio, per potenziare il Santa Maria Nuova e per Castelnovo Monti. Delle cinque proposte arrivate, tre riguardano anche Scandiano». Ora, ha aggiunto, «si riuniranno le commissioni e verranno valutati diversi aspetti, a partire da quelli tecnici, già dalle prossime settimane. E solo in fondo si guarderà alla parte economica». Su questo aspetto, Marchesi ha tenuto a precisare che: «E vero che si parla di cifre diverse rispetto a quelle dei nostri medici, ma parliamo anche di professionisti che non hanno copertura sanitaria se stanno male o altro. Sono proprio prospettive differenti». Ma, ha ribadito, «questa è una situazione transitoria. E "contro natura", per un'Ausl. Noi i medici vogliamo assumerli e farli crescere
nella nostra azienda. Al momento, questo è uno sforzo per riaprire i reparti». E che la situazione per la medicina d'urgenza sia complessa lo hanno ribadito le altre ospiti, a partire dalla direttrice del dipartimento di Emergenza-Urgenza Anna Maria Ferrara, che ha fornito uno spaccato concreto, con aspetti positivi e negativi, della professione. Un rinforzo in termini numerici dovrebbe arrivare dalla Scuola di emergenza-urgenza di Modena, particolarmente "corteggiata" ma a propria volta alle prese con numeri di iscritti da aumentare. Di questo cammino hanno parlato sia il direttore Roncucci sia due applauditissime studenti, Laura Fabbri e Chiara Maffei, con il loro racconto dell'esperienza in corso e l'orgoglio per aver scelto un cammino non facile, per qualità di vitae pure per retribuzione rispetto ad altre specialità, ma davvero motivante. La serata ha visto anche le riflessioni del responsabile dei presidi ospedalieri reggiani Giorgio Mazzi e della dirigente dell'ospedale Magati Cristina Medici, tutti introdotti da Santoro e dal presidente del Rotary Giovanni Lasagni. •
Adr. Ar.

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L'incontro promosso dai club Rotary Reggio Emilia Val di Secchia e Lions di Scandiano al Sider Park di Rubiera
Cristina Marchesi La direttrice generale Ausl conferma che vi sono cinque realtà private pronte a fornire medici

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