GAZZETTA DI PARMA 12-10-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
Lions I 100 anni di Cacciani l'amato decano del Club

Lions I 100 anni di Cacciani
l'amato decano del Club
Appassionato, lucido e autorevole: ha «inventato» Schia
)) Il Lions Club Parma Host, con i suoi 69 di storia, è tra i più antichi e autorevoli Lions Club d'Italia. Ha recentemente celebrato sia il 1000 compleanno del suo amato decano Luciano Cacciani sia i suoi 56 anni di permanenza nel Club. II Club lo ha omaggiato con un piatto d'argento con la seguente dedica: «Al nostro carissimo Decano Luciano Cacciani per il ragguardevole e prestigioso traguardo dei suoi 100 anni e dei 56 anni nella grande famiglia Lions! Con immensa stima (e invidia). Gli Amici del Lions Club Parma Host». A questi soci si sono aggiunti gli auguri dei soci del L.C. Norimberga, club gemellato con il LC. Parma Host da ben 61 anni! Visto lo straordinario traguardo alcuni soci del club, in rappresentanza di tutti i soci, hanno voluto formalizzare un pensiero «sulla persona Luciano». «Pur abitando vicini ho conosciuto bene Luciano solo negli ultimi decenni - racconta Giovanni Ballarini - e di lui mi ha colpito un significativo ma per me importante dettaglio, quello che anche da adulto andava in Inghilterra come un giovane studente per imparare la lingua e conoscere i costumi di quel Paese. Allo stesso modo ricordo la sua passione per i viaggi che lo hanno portato a conoscere tutti i paesi del mondo. Un moderno signore nel senso antico del termine, aperto al futuro». «Ho conosciuto Luciano all'inizio degli anni '70 - dice Giacomo Rizzolatti - quando sono entrati nei Lions. In tutti questi anni sono sempre rimasto colpito dalla lucidità e dalla chiarezza degli interventi di Luciano, sia negli anni '70, quando eravamo giovani, sia ora quando Luciano si avvicinava ai cento. Un episodio mi ha colpito molto. Era un incontro recente con i nostri amici Lions di Norimberga. Luciano non c'era e ci si preoccupava non potesse venire. All'improvviso la porta della sala del Circolo di Lettura si apri ed apparve Luciano allegro e giovanile come sempre e disse
solo due parole "Guten Abend". Fu uno scroscio di applausi». Risalgono indietro nel tempo, invece, i ricordi di Vittorio Muti, «quando oltre che nel Lions, ci frequentavamo a Schia durante l'estate. Luciano ha "inventato" ormai 60 anni fa questo luogo di villeggiatura paradisiaco, lontano dal caldo torrido della città. Innumerevoli sono stati i momenti passati in un'atmosfera di pieno relax, come le serate trascorse giocando a carte con gli altri nostri amici, ma anche i momenti di impegno civico: Luciano mi ha sempre coinvolto nel riordino della Chiesa e del verde. L'ordine è sempre stato il suo principio ispiratore. Ricordo al proposito un aneddoto: quando i nostri figli erano ancora dei bambini, li aveva coinvolti in quella che lui aveva battezzato "la giornata ecologica". Aveva notato che molti incivili lasciavano cartacce e plastiche durante i picnic e le passeggiate nei boschi, e lui per il 16 agosto aveva arruolato tutti i ragazzi, dividendoli in gruppi e zone, facendo in modo che in una giornata tutti i rifiuti lasciati nei boschi fossero rimossi». «Era amico - ricorda Gianni Bassignani - del mio socio Lazzoro Tanzi il cui motto era "bisogna fare strada". Quindi si viaggiava di sabato e di domenica per essere sui mercati o presso i clienti il lunedl mattina di buon'ora e cogliere l'occasione per fare i migliori affari. Durante le vacanze e le ferie bisognava raddoppiare l'attività lavorativa perché con poca o nessuna concorrenza tutto era più facile e semplice.» «Ricordo, appena entrato nel Lions Club Parma Host, il rispetto che tutti portavano al "decano" Luciano Cacciani - spiega Cristian Bertolini, governatore del Distretto - . Quando ho deciso di candidarmi alla carica di Governatore le sue parole "Caro Cristian abbiamo fiducia in te, vai e diventa Governatore" mi hanno dato una forte spinta emotiva e mi hanno fatto capire, ancora di più, il significato del forte senso di appartenenza dei soci del Parma Host!!!». Giancarlo Parisi, presidente del Club, ha conosciuto Luciano «quando aveva appena superato i 90 anni: mi ha colpito non perla sua già veneranda età, ma per quel perfetto equilibrio tra "l'intelligenza academica" e "l'intelligenza emotiva". Luciano dice sempre la sua perché ha le idee chiare, ma sempre "a tono". Sa farti sentire "importante e protetto" anche con generosa lode; quindi, invita il suo interlocutore a dare il meglio di sé. Curiosamente, mi sorprende ogni volta per la sua apertura mentale e lo sguardo al futuro con interesse, con curiosità. Per me, rappresenta "un ideale maestro di vita" e per questo lo ringrazio infinitamente». «Da sempre trascorro il mese di agosto nella casa di famiglia a Schia (dove anche quest'estate è arrivato da solo in macchina...) - spiega Mario Salvi - e fin da allora lui e la Pupa erano tra gli amici con cui i miei genitori si frequentavano più abitualmente, sia a casa nostra che a casa loro. Questo in virtù dell'amicizia che legava Luciano a mio padre. Amicizia spesso rimarcata con le virili strette di mano di Luciano, anche per un semplice saluto. II suo benvenuto nel Parma Host mi fu dato con la stessa stretta di mano, che ho capito essere il suo marchio di fabbrica, anche ora che ha raggiunto il secolo: guai a toglierglielo! Per quasi tutta la mia vita, in ogni frangente, non l'ho mai visto impulsivo: al contrario, l'ho sempre sentito usare le parole adatte a quel momento, a volte con una fermezza e un'intransigenza che alle mie orecchie parevano quasi aspra durezza, ma che crescendo e rielaborando, ho capito essere stato sempre l'approccio giusto. Questo mi ha dato la cifra della parola "autorevolezza"». Un altro socio, Raffaele Virdis racconta di avere «conosciuto Luciano oltre 50 anni fa quando al seguito di mio padre parted
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paia un viaggio di pochi giorni a Norimberga con il Lions. Luciano, mi aveva colpito per la sicurezza e la cordialità con cui riusciva a smussare l'atteggiamento inizialmente un po' riservato e severo degli amici tedeschi. Tornato a Panna scoprii che Luciano era un parente della mia fidanzata, ora moglie, e che nella sua famiglia parlavano di lui con ammirazione e orgoglio. Recentemente accompagnando un centinaio di studenti delle ultime classi del liceo a visitare l'Efsa, Luciano è intervenuto ponendo le domande più pertinenti e puntuali; si era preparato l'argomento! Tre fra i tantissimi accorgimenti portati avanti da Luciano per arrivare in perfetta forma ai cent'anni: continuare ad approfondire la conoscenza dell'inglese perché può sempre essere utile, ricostruire con i numerosi cugini l'albero genealogico della famiglia grazie ad una memoria prodigiosa e andare in bicicletta con qualsiasi tempo e con incredibile agilità». «Al caro e stimatissimo Luciano Cacciani, professionista e uomo di grande spessore intellettuale e di straordinario garbo, è legato - testimonia infine Andrea Cattabiani - un momento importante della mia vita, l'Esame di Stato per l'accesso alla professione di dottore commercialista, esame che all'epoca faceva strage di candidati, anche ben preparati. Luciano era l'unico collega membro della Commissione e non ho mai dimenticato la sua pacata autorevolezza nell'arginare un presidente cattedratico che indulgeva troppo nell'indagare su problematiche lunari. Per molti anni mi rivolsi a Luciano con il "Lei", nonostante la sollecitazione ad un amichevole "tu" tra colleghi, ma troppo era il rispetto perla persona ed il divario anagrafico. Con sorpresa l'ho ritrovato, straordinariamente lucido, saggio e acuto, al Parma Host, ormai alla soglia della mia età pensionabile e con il "tu" adottato con simpatia. Posso affermare che Luciano sia stato i miei "alfa" e "omega" della carriera professionale».
Lions Da sinistra, Cristian Bertolini, Governatore del Distretto, il Decano Luciano Cacciani e il presidente del Lions Club Parma Host Giancarlo Parisi.

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