CORRIERE ROMAGNA FORLI'-CESENA 22-10-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
"ForLibano" rilancia Nascerà un Comitato per andare avanti

SOLIDARIETA
"ForLibano" rilancia Nascerà un Comitato per andare avanti
Prosegue il percorso avviato nel 2021: oggi nel Paese
inaugurata una batteria di pannelli solari in una scuola
IL SINDACO ZATTINI È SODDISFATTO
«Impegnarsi nell'educazione dando continuità alla didattica rappresenta l'elemento vitale e di impatto del progetto»
FORLÌ Prosegue e si consolida il cammino del progetto "ForLibano" per il quale si sta anche costituendo un comitato che prosegua il percorso di solidarietà iniziato poco più di un anno fa. Tutto nasce infatti nell'agosto del 2021, dalla lettera scritta al sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, dal colonnello Marco Licari, allora in missione a Tiro con il 66° Reggimento di Fanteria aeromobile su mandato di Unifil. Moltissimi gli aiuti partiti dal grande cuore di Forlì e arrivati in Libano grazie all'opera del 66° e del suo comandante: dai medicinali al materiale sanitario, scolastico e anche sportivo e musicale. Ora però è il momento di incrementare le possibilità di autonomia «di una comunità che impressiona per la sua forza e il suo orgoglio — sottolinea Davide Rosetti, presidente del Comitato contro la fame nel mondo di Forlì —, e che ha portato a termine l'installazione dei pannelli in tempi record, un segno della voglia di uscire da un tunnel di una popolazione che aveva un tenore di vita pari al nostro». Verrà inaugurata oggi, infatti, l'ultima delle iniziative per ora in cantiere, una grande batteria di pannelli solari donati alla scuola di Bsharre, nel nord del Libano, la terza scuola che grazie a uno stanziamento di 22mila euro da parte del Comitato sarà autonoma d'ora in poi di fronte alle continue interruzioni di energia elettrica. «Impegnarsi nell'educazione dando continuità alla didattica — ricorda del resto il sindaco Zattini — rappresenta l'elemento vitale e di impatto del progetto, e lo rende un modello anche per altri». In prima fila, oltre all'Amministrazione, molte realtà associative, da Avis a Caritas a Lions e Rotary fino a ForlìSuona e No.Vi.Art, uniti per dare «una possibilità di futuro alla popolazione e e ai giovani di quel paese» sostiene Antoine Dib, ingegnere libanese che vive e lavora a Forlì. È un modello, quello forlivese, che ha destato attenzione anche in una importate realtà come Second Generation Aid: proprio grazie a "ForLibano" e accompagnati da una dei referenti libanesi del progetto, Zeina Diab, i suoi medici si sono recati nella zona sud, al confine con Israele, visitando, operando dove possibile, portando farmaci. «E il progetto prosegue — assicura Rosaria Tassinari, assessora alle Politiche sociali del Comune e recentissima deputata — per manifestare una solidarietà in cui speriamo di coinvolgere presto anche la Regione. Forlì c'è: per fare il bene in modo tangibile e con la certezza, grazie alle persone di riferimento sul territorio, che ogni nostro aiuto andrà a incrociare scopi concreti ed efficaci».

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I partecipanti alla presentazione dell'ulteriore passo del progetto

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