RESTO DEL CARLINO FERRARA
23-10-2022
Sezione: EMILIA ROMAGNA
«lo, Marcell e quella passione per l'atletica»
Autore: Lazzarini Alberto
«lo, Marcell e quella passione per l'atletica»
Magnani, manager del campione olimpico Jacobs, ha raccontato la sua avventura al Lions di Ferrara
FERRARA
I due terzi degli atleti convocati per la nazionale di atletica fanno parte della sua scuderia. E lui è ferrarese, figlio d'arte, una preparazione unica nel settore, naturalmente una passione sconfinata per questo straordinario sport. Stiamo parlando di Marcello Magnani, manager - anzi «il» manager - dell'atletica leggera internazionale, che nei giorni scorsi è tornato in città («ne ho sempre nostalgia») dopo mille «peregrinazioni» per rispondere all'invito del Lions Ferrara estense, presieduto da Lucio Massari, e dell'associazione Life dell'amico Giorgio Ferroni con il quale ha colloquiato piacevolmente per un'oretta di fronte a soci e ospiti, fra questi gli assessori Andrea Maggi («un tema molto interessante, merito al Lions») e Alessandro Balboni e la consigliera Paola Peruffo. Marcello e Marcell, come dire
Magnani e Jacobs: un sodalizio vincente, nato non molti anni fa quando - ha ricordato nell'incontro il manager - fu lo stesso velocista, che da qualche tempo stentava nel salto in lungo, a chiedergli di affiancarlo per raggiungere la vetta della specialità. Così fu, con la conquista, da parte della «freccia» italo-americana, dell'oro olimpico dei 100 metri piani e della 4x100 (poi divenne anche campione mondiale indoor ed europeo, ed altro ancora). Ma non solo Jacobs, come si diceva: Magnani è infatti il manager di un altro lotto importantissimo di atleti che fanno parte della MG Sport di cui è amministratore delegato. La sua storia professionale inizia una ventina di anni fa ma in realtà è ancora precedente perché «la passione per l'atletica è nata in casa, con mio padre (Massimo è stato campione di fondo negli anni a cavallo fra i '70 e gli '80 ndr) che viveva di questo splendido sport, autentica «colonna sonora» della sua e della mia esistenza». Dalla passione, nata ed esplosa, alla sua trasformazione in professione grazie a grande studio, attenzione, riflessione, capacità di raccordarsi con tante altre professioni come testimonia il caso-limite di Jacobs con il quale operano ben 12 persone (dall'allenatore all'avvocato passando per il manager). Già il manager: il primo obiettivo è quello di far lavorare in pace l'assistito, cioè deve cercare di eliminare tutto ciò che potrebbe influenzare negativamente la sua prestazione. Mica facile, soprattutto quando si parla di affetti. E allora, tutto sommato («ma non esageriamo eh»), ha ammesso Magnani, ...meglio i celibi e le nubili. Interessante infine anche il tema «chi riesce ad arrivare»: il talento è ovviamente indispensabile ma «pesa», secondo il manager, per il 60%. II resto dipende da «testa, dedizione, voglia. Sapeste quanti se ne sono persi...».
Alberto Lazzarini
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©Ospite in città
Marcello Magnani assieme all'assessore Maggi, a Giorgio Ferroni e al presidente del Lions club Luca Massari
©Grande amicizia
Marcello Magnani, ferrarese, assieme all'atleta Marcell Jacobs: la sua Mg Sport rappresenta altri atleti
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