VOCE DI ROVIGO 06-11-2022

Sezione: VENETO
II fil rouge con il mondo sudafricano
Autore: Prestia Osvaldo

RUGBY
Appuntamento il prossimo 28 novembre alle 18 nella Sala degli Arazzi di Palazzo Roncale
II fil rouge con il mondo sudafricano
Il tema del simposio "Questione di feeling. Non solo rugby, il magico legame tra Rovigo e il Sudafrica"
Osvaldo Prestia
ROVIGO - Occasione da non perdere per gli amanti della Rugby Rovigo che certo non vorranno mancare il prossimo 28 novembre alle 18 nella Sala degli Arazzi di Palazzo Roncale di Rovigo, al simposio "Questione di feeling. Non solo rugby, il magico legame tra Rovigo e il Sudafrica", promosso dal Lions Club Rovigo. A condurre la serata sarà il giornalista ed ex giocatore Roberto "Willy" Roversi che avrà modo di raccontare dettagli, particolari ed aneddoti coinvolgendo gli ospiti Francesco Zambelli, presidente della Rugby Rovigo Delta, Polla Roux, direttore sportivo del club rossoblù, Stefan Basson, allenatore dell'Under 19 e Joe Van Niekerk allenatore del Rugby Badia. L'ingresso sarà libero, fino ad esaurimento posti. Sarà possibile prenotare mandando una mail a Raffaella Benetti: raffaella.benetti@gmail.com o scrivendo su Whatsapp al 338 6524768 una settimana prima. Nel presentare la serata, il Lions Rovigo parte dal 1955 quando a Rovigo, per la prima volta nella storia del rugby polesano, arriva una selezione sudafricana che giocherà contro i Bersaglieri. Al termine dell'incontro saranno proprio i rossoblù, che per
l'occasione si erano rinforzati con alcuni giocatori provenienti dal Treviso, ad avere la meglio sui sudafricani. Bisognerà poi aspettare il campionato 1975-76 per avere giocatori del Sudafrica: Naudè e Van Zyl saranno i primi a vestire la maglia rossoblù. Sono dunque passati quasi settant'anni dal primo arrivo di atleti sudafricani a Rovigo e ad
oggi hanno raggiunto il numero di 35, con 4 allenatori, una presenza considerevole, non solo per il nostro territorio ma per l'intero mondo rugbystico nazionale, che ha lasciato nei tifosi e nei cittadini un ricordo indelebile. Un feeling legato non solo alle performance nelle loro prestazioni sportive, ma alla carica di umanità e simpatia che hanno usato sia in campo che fuori per inserirsi in un contesto sociale "familiare" che ha consentito loro di sentirsi come a casa. E' questo il merito principale dei rodigini e dei polesani che hanno dimostrato doti di inclusività ed accoglienza non comuni. Hanno fatto di Rovigo il luogo in cui vivere, allenare, mettere su famiglia, creare il loro futuro, anche in ambito lavorativo. Di questo e altro si parlerà il prossimo 28 novembre a Palazzo Roncale.
L'ever;o promosso dal Lions Club Rovigo. Presenta Roberto 1A/illy" Rovers'

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