GAZZETTINO ROVIGO 21-11-2022

Sezione: VENETO
Rovigo e Sudafrica questione di feeling
Autore: Malanchin Silvia

Rovigo e Sudafrica questione di feeling
LUNEDI 28 A PALAllO RONCALE ALL'INTERNO DELLA MOSTRA L'INCONTRO DEL LIONS CLUB SUL LEGAME NON SOLO RUGBISTICO RUGBY. L'EVENTO
Sono diversi i giocatori stranieri che negli anni, hanno giocato nella Rugby Rovigo. Alcuni hanno deciso di mette su casa e famiglia nel capolugo polesano. "Questione di feeling. Non solo rugby, il magico legame fra Rovigo ed il Sudafrica" è il titolo della conferenza organizzata dal Lions Club di Rovigo che ha deciso di affidarsi alle ricerche ed ai dati raccolti da Roberto '"Willy" Roversi per parlare di questo legame profondo. L'evento si terrà lunedì 28 novembre alle 18 nella sala degli Arazzi a Palazzo Roncale, all'interno della mostra "Rugby. Rovigo città in mischia", aperta fino al 29 gennaio. Ospiti speciali della serata saranno il presidente della Femi-Cz, Francesco Zambelli, il direttore sportivo Polla Roux, l'allenatore dell'Under 19 rossoblù, Stefan Basson e l'allenatore del Borsari Rugby Badia, Joe Van Niekerk.
LA STORIA
La conferenza inizierà raccontando la prima volta che una squadra dell'emisfero sud venne a Rovigo, nel 1955. La selezione sudafricana ha giocato contro i Bersaglieri e al termine dell'incontro sono stati proprio i rossoblù, per l'occasione rinforzati con alcuni giocatori del Treviso, ad avere la meglio sui sudafricani. Per avere dei giocatori nella squadra rossoblù si è dovuto aspettare il campionato 1975-76: Dirk Naudè e Van Zyl Wiese sono stati i primi a far parte dei Bersaglieri. Poi sono arrivati Naas Botha, Gert Smal, Aj Venter, i tecnici Nelie Smith e Allister Coetzee (tutti Springboks), Nick Mallett che del Sudafrica poi diventerà commissario tecnico e tanti altri giocatori e personaggi significativi. Sono dunque passati quasi 70 anni dal primo arrivo di atleti sudafricani a Rovigo e ad oggi hanno raggiunto il numero di 35, con 4 allenatori. Un feeling legato non solo alle performance sportive, ma alla carica di umanità e simpatia in campo e fuori per inserirsi. E' questo il merito principale dei rodigini e dei polesani che hanno dimostrato doti di inclusività ed accoglienza non comuni. L'ultima dimostrazione sabato, con l'accoglienza fatta a Mike Bayly, tornato per un week-end a Rovigo dopo l'esperienza da allenatore nel 1999 e 2000.
Silvia Malanchin
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MIKE BAYLY Il presidente Zambelli gli consegna la maglia sabato

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