RESTO DEL CARLINO MODENA 30-11-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
«Ritorno a casa per il concerto di Natale»
Autore: Marchetti Stefano

«Ritorno a casa per il concerto di Natale»
I mezzosoprano Francesca Provvisionato, che ora vive in Ungheria, sarà sabato a Finale per una esibizione alla chiesa del Seminario
CANTANTE
«Il nostro obiettivo è cercare di far stare meglio chi viene ad ascoltarci»
di Stefano Marchetti
«Mia madre mi ha raccontato che, da piccola, ancor prima di parlare io cantavo. E da bambina sapevo a memoria tutte le canzoni dello Zecchino d'oro, anche in lingua straniera», sorride Francesca Provvisionato, mezzosoprano modenese di carriera internazionale. La bellezza dell'opera l'ha portata lontano, ma le radici sono sempre qui. Ecco perché ha accolto con entusiasmo l'invito a essere la stella del suggestivo «Concerto di Natale» che si terrà sabato 3 dicembre alle 20.30 nella chiesa del Seminario di Finale Emilia, per iniziativa di Carc, Lions Club, Artinsieme, con Comune e Parrocchia: con lei si ascolteranno il soprano Barbara Favali e il tenore Alessandro Ramin, accompagnati al pianoforte dal maestro Lucio Diegoli, ideatore dell'evento, con la violinista Tania Righi. La serata 'volerà' fra alcune perle del repertorio classico: fra gli altri la «Barcarolle» di Offenbach, due gioielli del trittico mozartiano, «Batti, batti, bel Masetto» (da «Don Giovanni) e «Via, resti servita» (da «Le nozze di Figaro»), il famoso «Duetto dei fiori» di Delibes e l'appassionante «Habanera» dalla «Carmen» di Bizet, e il lied «O Lieb»
di Liszt. Nella seconda parte, un florilegio di classici natalizi dal mondo, dallo spiritual «Amazing Grace» a «Stille Nacht», «Oh Holy Night» e «Adeste Fideles».
II percorso artistico di Francesca Provvisionato è iniziato nel 1990, con la vittoria al concorso internazionale 'Toti Dal Monte' di Treviso: l'anno successivo, ha debuttato come Cherubino ne «Le nozze di Figaro», diretta da Peter Maag. Ha cantato nei teatri più prestigiosi con grandi orchestre e celebri Maestri, da Daniele Gatti a Riccardo Muti, Myung-Whun Chung e Daniel Oren. I ruoli mozartiani e rossiniani sono stati i suoi cavalli di battaglia, affiancati all'interesse per la musica barocca e il repertorio francese. «Con gli anni, anche la voce cambia, si evolve, si esplorano ruoli nuovi - confida -. Mi piacerebbe, per esempio, poter interpretare Carmen. Ma l'emozione, quella non cambia». Da qualche anno, Francesca si è trasferita in Ungheria, dove insegna belcanto e lingue straniere all'università di Debrecen: «Naturalmente l'italiano è sempre in primo piano: per chi canta l'opera è indispensabile conoscerlo». Cantare è un'arte, e forse anche una missione. «Soprattutto nel canto, la voce è fatta di vibrazioni che credo debbano arrivare al cuore di coloro che ci ascoltano. Penso che il compito di tutti noi artisti sia proprio questo: regalare un momento di gioia a coloro che ci ascoltano. E farli stare meglio».
Francesca Provvisionato, modenese, insegna Bel Cento in Ungheria

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