GAZZETTINO ROVIGO 06-12-2022

Sezione: VENETO
Uniti per aiutare la donne Hazare
Autore: Bisi Sofia_Teresa

Uniti per aiutare la donne Hazare
INCONTRI
ROVI60 Insieme, contro violenze e prevaricazioni. Lions Club Rovigo, Lions Club Contarina Delta Po, Rotary Badia Lendinara Alto Polesine, Soroptimist Rovigo e Federfarma Rovigo si sono riuniti nel nome della parità di genere e contro violenza sulle donne. La serata, condotta da Paola Menon in collaborazione con Soroptimist International nell'ambito del Progetto nazionale Afghanistan, ha permesso di approfondire il progetto dell'Università di Padova che mira a fornire delle borse di studio per permettere la permanenza in Italia di donne in difficoltà. Ne ha parlato Genevieve Henrot, raccontando la vicenda di una giovane di etnia Hazara che è stata accolta circa un mese fa. «Si tratta di una donna- ha dettofuggita da una vita difficile, fatta di soprusi e costrizioni, non solo in quanto donna, ma anche perché Hazara, un'etnia vittima di genocidi da almeno un secolo. Le donne non hanno alcuna forma di autonomia né libertà: il ritorno dei talebani ha azzerato i pochi diritti che erano stati conquistati a fatica. Lo scorso anno questo progetto ha permesso l'arrivo di circa 50 donne, la speranza è che ci sia maggiore attenzione, per permettere alle donne di raggiungere formazione universitaria, autonomia e libertà».
TESTIMONIANZA È stata poi raccontata l'esperienza di Giada Volpin, un giovane locale di 25 anni che è stata scelta da Soroptimist per meriti - lauree a Venezia in lingue orientali con 110/110 e lode - per essere sostenuta nella frequenza di un corso post universitario di alto livello. «Ho seguito assieme ad altre laureate detto Giada - la School of Management, un corso all'Università Bocconi sulla leadership al femminile, per riconoscere ed evitare gli stereotipi di genere. Il risultato è stato un impiego in un'azienda multinazionale». «Esserci sempre - ha aggiunto poi Maria Olivieri, vicequestore - è il motto della Polizia di Stato, che mira a far sentire la propria vicinanza al mondo femminile in questo momento, che vede tragicamente salire il numero di violenze e femminicidi. Spesso si presentano donne con difficoltà a riconoscere la propria identità per motivi individuali, etnici e culturali: proprio loro devono ricevere attenzione e supporto». «Anche il Comune - le parole dell'assessore Erika Alberghini - vuole supportare le donne vittime di violenza». I club, all'unisono, hanno anche promosso la campagna "Read the signs", per riconoscere i segnali di una relazione tossica, per dire Stop alla violenza sulle Donne e prevenirla, nell'ambito del progetto nazionale Orange the world.
Sofia Teresa Bisi

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