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Nonantola, al via il progetto per studenti con disabilità “Una vita in sella” | Carpi 2000

Nonantola, al via il progetto per studenti con disabilità “Una vita in sella”
Andare a cavallo per gioco, per passione, per sport: il cavallo come mezzo di inclusività
16 Dicembre 2022
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Il progetto, proposto per l’anno scolastico 2022-2023 da Equilandia Club in collaborazione con Il Centauro APS è rivolto agli studenti dagli 11 ai 18 anni della provincia di Modena certificati o segnalati dai Servizi Sociali e si basa sulla condivisione dell’esperienza con i compagni normodotati; presentato lo scorso 10 novembre, ha il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale ed è realizzato grazie ai contributi della Società Cooperativa Bilanciai di Campogalliano, del Lions Club di Castelfranco Emilia e Nonantola, della Casa del Freno di Modena e di Koban Caffè di Belgioioso (PV).
Il progetto vede la centralità della figura del cavallo, animale fondamentale nella storia dell’uomo, come strumento per favorire la crescita delle nuove generazioni mediante azioni dedicate ai processi formativi inclusivi, con particolare riferimento a tutte le forme di disabilità; una relazione paritaria tra ragazzi fragili e ragazzi normodotati, nella quale la disabilità e la non disabilità recuperano pari dignità.
Nel lavoro con il cavallo ciascuno ha il suo compito, nel rispetto dell’animale e della sua cura, ognuno è fondamentale in egual modo; il concetto di uguaglianza viene sostituito con quello di valorizzazione delle differenze: l’uguaglianza rischia di essere un alibi per giustificare la normalizzazione delle differenze, la chiave del processo è far emergere l’unicità nella valorizzazione delle differenze.
Dopo due anni di pandemia e di limitazione delle relazioni interpersonali, ci troviamo ad affrontare un’emergenza educativa che coinvolge soprattutto quelle fasce di età che hanno più sofferto l’isolamento; una generazione giovane che ora attraversa la delicata fase della crescita e della strutturazione del sé, segnata da un evento globale che ha ridotto le certezze nel futuro e ha raffreddato la voglia di socializzare.
L’esperienza del COVID ha, inoltre, lasciato segni tangibili proprio negli adolescenti, frenando la spinta ad attivarsi, ad organizzarsi e stare insieme e incidendo negativamente sulla capacità di concentrazione; lo sport rappresenta una risposta concreta a queste nuove forme di disagio giovanile e, in particolare, questo tipo di sport con il cavallo all’aria aperta offre un ventaglio di possibilità educative e consente di rispondere ai molteplici bisogni degli adolescenti.
Il progetto ha preso il via il 13 dicembre scorso, durerà fino alla fine del corrente anno scolastico e prevede un incontro a settimana della durata di due ore, per un totale di trenta incontri; ogni incontro coinvolgerà un gruppo di studenti con attività di laboratorio alternate a esperienze dirette con i cavalli, guidati da 3 operatori esperti in Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), per un totale di un centinaio di studenti partecipanti al progetto, provenienti da istituti di Modena (Selmi, Cattaneo-Deledda, Muratori-San Carlo, IC4, IC5, IC10), dallo Spallanzani di Castelfranco e dalla scuola media di Nonantola.
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