GAZZETTA DI MODENA 20-12-2022

Sezione: EMILIA ROMAGNA
"Officina dei suoni" quando la musica compie piccoli miracoli

Il progetto
"Officina dei suoni" quando la musica compie piccoli miracoli
È dimostrato che la musica ha effetti benefici sulla memoria, umore, orientamento e senso di identità ed è su questo che si basa l'originale progetto "Officina dei suoni" rivolto a persone con lieve deficit cognitivo e demenza , nato dalla sinergia tra il Centro Disturbi Cognitivi di Mirandola, Ausl Modena e la Scuola di Musica Fondazione C.G. Andreoli. Esso prosegue una collaborazione già consolidata, iniziata con il progetto del coro "Com'è bello Cantar", realtà a scopo terapeutico e inclusivo dedicata a persone con disturbi del linguaggio in esiti di patologia neurologica, realizzata dalla UO di Medicina Riabilitativa di Mirandola e in corso da oltre tre anni. «Ora, obiettivo della sperimentazioneècreare un contesto inclusivo esocializzante in cui le persone con deficit cognitivo svolgano attività per loro significative - spiega Lucia Bergamini, geriatra, responsabile del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Mirandola, Ausl Modena - II progetto "Officina dei suoni" si inserisce nella progettazione"Comunità amica della demenza" che dalla fine del 2021 interessa il Comune di Mirandola ed ha come obiettivo il supporto alle persone con demenza e ai loro familiari, la promozione dell'incl usione e della partecipazione sociale, la riduzione dello stigma". Tra le attività da promuovere è necessario aumentare la conoscenza econsapevolezza della comunità rendendo i cittadini più attenti e sensibili al tema della demenza e non meno importante è la necessità di aumentare le opportunità di vita sociale: è in quest'ultimo ambito progettualeche si inserisce "Officina dei Suoni", progetto innovativo e sperimentale, finanziato da
I promotori dell'iniziativa
fondi istituzionali e da un importantecontributo di Lions Mirandola, da cui trarreesperienza percostruire altri progetti analoghi con l'obiettivo di un reale miglioramento della qualità di vita delle persone. «Si sta evidenziando una partecipazione attiva eentusiasta alle sedute, fare musica insieme favorisce la relazionee crea un contesto accoglientee stimolante - prosegue Bergamini - La seduta è condotta dai docenti della scuola di musica, Silvia Biasini direttrice di coro, pianista e coordinatrice del corso e Matteo Minozzi, chitarrista, coadiuvati dalle terapiste occupazionali Sara Barbieri e Corinne Muzzarelli, professioniste Ausl». Le attività sono iniziate ad ottobre esi svolgeranno fino a maggio del prossimo anno, nell'auspicio che il progetto entri nella programmazione stabile della scuola di musica. Ad oggi vede la partecipazione di 15 persone, alcuni di questi accompagnati dai loro familiari; la musica si dimostra un vero e proprio traitd'union per favorire la relazione e creare un contesto accogliente e sti molante e si prevede, in caso di ulteriori richieste di partecipazione, l'attivazione di un secondo gruppo in altro comune del distretto.

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