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Ucraina, filo diretto con Sant’Ilario per ricevere aiuti: il racconto di Larissa Sobchuk. VIDEO
29 gennaio 2023 Anastasiya Lisnichuk
A Buongiorno Reggio la testimonianza di una giovane donna che per anni ha vissuto e studiato nella nostra provincia. Proprio il Lions Club del paese della val d’Enza ha organizzato diverse raccolte di generi di prima necessità e non solo
SANT’ILARIO (Reggio Emilia) – Una ragazza giovane, cresciuta nella nostra provincia e che oggi lotta insieme ai propri connazionali per la libertà. Larissa Sobchuk, originaria dell’Ucraina, è venuta in Italia all’età di 9 anni. Ha vissuto con i genitori a Sant’Ilario, dove ha fatto le scuole elementari e medie. A Reggio ha frequentato poi le superiori e l’università. In quegli anni Larissa ha conosciuto uno stile di vita differente. Nel 2016 la ragazza è tornata in Ucraina, dove ha proseguito gli studi e ha iniziato a lavorare come impiegata pubblica nella tesoreria dello Stato a Vinnytsia, nell’Ucraina centrale. Si trovava lì quando il 24 febbraio 2022 sul suolo ucraino sono caduti i primi missili.
“Mio cugino che lavora e vive a Kiev mi ha chiamato e la sua prima frase è stata ‘è iniziata la guerra, che la capitale viene bombardata’ e che il condominio adiacente al suo era stato colpito da un missile. Io ero incredula, mi tremavano le mani, pensavo che fosse un incubo“.
Già nelle prime ore, nelle strade si erano formate file di macchine in fuga dalla città. Tanti però sono stati anche coloro che hanno deciso di restare, nonostante l’incessante suono dell’allarme antiaereo. “Il primo giorno il missile è caduto vicino al mio luogo di lavoro, a 300-400 metri. Per fortuna ha colpito un edificio vecchio. E poi abbiamo visto il 14 luglio i missili che hanno colpito la piazza”.
Quel giorno Larissa ha rischiato la vita: si trovava in uno degli edifici colpiti poco prima dell’arrivo di due missili. Adesso collabora con le associazioni di volontariato e fornisce aiuto all’ospedale militare locale. Essenziale è quindi il supporto che arriva anche dall’estero. Dall’inizio del conflitto il Lions Club di Sant’Ilario ha organizzato diverse raccolte a supporto dell’Ucraina. Sono stati così inviati beni di prima necessità, come abbigliamento e alimentari, ma anche carrozzine per i disabili e apparecchiature, tra cui un generatore da camera operatoria. “Siamo grati per il supporto che ci arriva. Ogni aiuto è importante – dice Larissa – perché permette di salvare delle vite”.
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