TEMPONEWS.IT 17-02-2023

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CinquePani, l’emporio dove la spesa è per tutti
L’emporio partecipativo di via Cattani Sud, 65, gestito dalla Fondazione Odoardo e Maria Focherini, grazie all’aiuto di 25 preziosi volontari, “rappresenta una sfida vinta”, spiega il presidente  Stefano Battaglia. Aperto nel giugno del 2021, questa innovativa esperienza sta crescendo. CinquePani è una vera e propria attività commerciale i cui utili sono destinati a essere convertiti in schede prepagate o in percentuali di sconto per le famiglie o le persone identificate dai centri di ascolto, dalle Parrocchie o dai Servizi Sociali. Chi ha la possibilità di comprare contribuisce così al sostentamento dell’attività e chi fatica ad arrivare alla fine del mese viene assistito con pari dignità. Nel 2022 l’emporio ha sostenuto 590 famiglie.
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La dimensione è quella del negozio di vicinato. Della bottega sotto casa: piccola, funzionale e dall’atmosfera cordiale e accogliente. L’emporio CinquePani di via Cattani Sud, 65 però è molto di più, poiché in uno spazio raccolto offre prodotti di grande qualità, frutto di una ricerca attenta e una selezione costante, a prezzi convenienti dal momento che fornitori, produttori e aziende agricole coinvolti hanno creduto sin da subito in questo bel progetto. L’emporio partecipativo, gestito dalla Fondazione Odoardo e Maria Focherini, grazie all’aiuto di 25 preziosi volontari, “rappresenta una sfida vinta”, spiega il presidente  Stefano Battaglia. Aperto nel giugno del 2021, questa innovativa esperienza sta crescendo e a dirlo sono i numeri. CinquePani è una vera e propria attività commerciale i cui utili sono destinati a essere “convertiti – prosegue Battaglia – in schede prepagate o in percentuali di sconto per le famiglie o le persone identificate dai centri di ascolto, dalle Parrocchie o dai Servizi Sociali. Chi ha la possibilità di comprare contribuisce al sostentamento dell’attività e chi fatica ad arrivare alla fine del mese viene assistito con pari dignità. Tutti entrano dalla medesima porta, non c’è stigma. I meno abbienti scelgono e acquistano ciò che desiderano o di cui hanno bisogno. Per questo siamo nati: per aiutare coloro che faticano a far quadrare i conti, aiutandoli in un gesto tanto indispensabile quanto quotidiano come fare la spesa”. Nel 2022 l’emporio ha sostenuto 590 nuclei famigliari, di cui 116 famiglie di profughi provenienti dall’Ucraina. Gli scontrini emessi per clienti privati hanno superato gli 88mila euro (33%, un dato che deve essere migliorato) mentre quelli per i clienti assistiti ammontano a 118mila euro (45%). CinquePani infatti, lo ribadiamo, si rivolge a tutta la cittadinanza, in particolare a coloro che sono alla ricerca di prodotti selezionati, di qualità, a chilometro zero e con una profonda valenza sociale. Persone che, grazie a questi acquisti consapevoli, contribuiscono a loro volta al benessere di famiglie meno fortunate. Un progetto, questo, “che abbiamo sognato insieme – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali, Tamara Calzolari – e che ora ha preso forma. I risultati di questo anno e mezzo di attività ci confortano: abbiamo guardato nella giusta direzione. Questa Amministrazione si è posta l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. Di non lasciare soli coloro che versano in situazioni difficili. Per tale motivo abbiamo contribuito alla nascita dell’emporio, attraverso un finanziamento di 60mila euro. Nel corso del 2022 i Servizi Sociali vi hanno inviato 127 famiglie: ad aver gradito in modo particolare tale formula sono stati i nuclei italiani composti da una o poche unità.  I bisogni sono crescenti e complessi e occorre unire le forze, tra istituzioni e terzo settore, per costruire delle risposte differenziate e capillari e poter così intercettare le varie necessità. Il caro vita sta mettendo a dura prova anche la nostra città, quello appena passato è stato un anno molto duro e il futuro che ci aspetta non sarà da meno (Ndr – nel 2022 il Comune di Carpi ha stanziato 313mila euro di contributi per le famiglie in stato di disagio economico a cui si sono sommati ulteriori erogazioni come i buoni spesa per un valore di 90mila euro e quasi 70mila euro per il pagamento delle bollette di luce e gas). Per tale motivo occorre mettere in campo delle azioni sempre più mirate e diversificate”. A credere e a sostenere l’emporio vi è anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che oltre agli 80mila euro già erogati (50mila nel 2021 per finanziare la start up e 30mila per le schede prepagate nel 2022) per il 2023 “non si tira certo indietro e conferma un ulteriore contributo di 30mila euro. D’altronde favorire lo sviluppo sociale ed economico del territorio rientra tra i nostri principi statutari. L’emporio – dichiara il vice presidente Enrico Campedelli – è in grado di offrire una risposta dignitosa anche a coloro che non avrebbero mai il coraggio di rivolgersi a Porta Aperta o ai Servizi per chiedere un aiuto. Al CinquePani tutti possono entrare per fare i propri acquisti, a cambiare è solo la modalità di pagamento alla cassa. Esperienze di co-progettazione come questa ci raccontano il grande senso civico di cui è dotato il nostro territorio”.
I relatori insieme ai rappresentanti di alcune delle principali realtà partner del progetto, Fondazione CR Carpi, Comune di Carpi, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Palazzo Foresti e Lions Club Carpi Host
L’attività dell’Emporio Cinquepani rientra in quel modo di ripensare il sistema economico che prende il nome di “economia civile, i cui principi fondanti sono la reciprocità, la gratuità e la fraternità, che superano la supremazia del profitto nell’attività economica e finanziaria”, aggiunge Stefano Battaglia.
“L’auspicio – ha dunque affermato monsignor Ermenegildo Manicardi, vicario generale della Diocesi – è che salga il numero dei clienti per poter rispondere in maniera sempre più adeguata a chi è in difficoltà. C’è una parola che è ormai entrata nel mio lessico e che si affianca a poveri, ovvero impoveriti. Una parola in cui può rispecchiarsi una città come Carpi, in cui al boom economico è seguita una fase di ridimensionamento. Le macchine che dobbiamo costruire oggi sono quelle che producono un nuovo umanesimo”.
Jessica Bianchi 
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