CORRIERE ROMAGNA FORLI'-CESENA 09-03-2023

Sezione: EMILIA ROMAGNA
Intervista a Elisa Ceretti - Elisa: «La stomia non mi impedisce di essere felice» - «La stomia non mi ha impedito di vivere Il titolo di Miss Mamma è una sfida vinta»
Autore: Ferranti Sofia

FORLÌ
Elisa: «La stomia non mi impedisce di essere felice»
// pagina 9 FERRANTI
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L'INTERVISTA ELISA CERETTI / TESTIMONIAL PROGETTO "LIONS FOR STOMA CARE"
«La stomia non mi ha impedito di vivere
Il titolo di Miss Mamma è una sfida vinta»
Ora il suo obiettivo è quello di aiutare le persone che vivono nella sua condizione «Nonostante le sofferenze ho sempre ritrovato il sorriso, non bisogna mai arrendersi»
Nel 2018 la mia vita è cambiata così ho cercato di aggrapparmi a ciò che mi fa stare bene: i bambini e l'arte, sono le mie medicine»
FORLÌ SOFIA FERRANTI
Quindici interventi, una parte di vita passata in ospedale a causa di una gravissima malattia all'intestino, culminata con una ileostomia definitiva. Una "disabilità", come la definisce con gentilezza Elisa Ceretti, che non le ha impedito di svolgere una vita normale e di sfilare in passerella prima con la fascia di Miss Mamma 2020, poi per alcuni negozi di Forlì. Elisa, 51 anni, un concentrato di forza e simpatia, è anche testimonial del progetto "Lions For Stoma Care" che si prefigge di aiutare gli stomizzati dei paesi più poveri ad
avere una qualità di vita accettabile. Elsa, come si diventa miss mamma con tria leostomla definitiva? Dal 2018 la mia vita è cambiata completamente perchè la stomia lavora continuamente, è abbastanza complessa la gestione e tutte le problematiche che ne conseguono, soprattutto l'insorgere di polipi sotto la placca che causano problemi alla pelle, con dolore e bruciore. Però si può vivere, io ho cercato di aggrapparmi a ciò che mi fa stare bene, ho cambiato lavoro, ero tecnico delle architetture di interni poi ho deciso di dedicarmi ai bambini nelle scuole e all'arte. Sono la mia grande medicina. Anche il mio corpo è cambiato, mi sembrava di aver perso la femminilità e quindi ho colto l'occasione di partecipare a Miss Mamma per mettermi in gioco; non ho detto niente a nessuno, neanche alla mia famiglia perché avevo paura che mi prendessero in giro. Cambiare vestito era a discrezione delle concorrenti, per me significava fare vedere il mio "sacchettino" alle altre, per evitarlo ho scelto di sfilare con un abito solo. Con grande sorpresa sono arrivata prima alla selezione poi la semifinale e in finale ho vinto il titolo assoluto di Miss Mamma italiana Gold». Cosa ha significato per lei superare questa sfida? «Dopo la vittoria ho parlato della mia stomia, ho dimostrato che si possono superare anche queste problematiche, era un messaggio che volevo dare soprattutto a coloro che vivevano la mia condizione, molti stomizzati si chiudono in casa, non fanno più le stesse cose e vanno in depressione. Hanno paura perchè c'è sempre il

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rischio che si stacchi la placca. È successo anche a me, è umiliante. Ma questo non deve cambiare le nostrevite. Non è facile convivere con la stomia e civorrebbe più informazione sull'argomento. Il mio desiderio più grande è aiutare chi è nella mia condizione, soprattutto i giovani, c'è tanta vergogna a riguardo ma ci sono ben altre cose al mondo di cui vergognarsi. Si ha sempre paura del giudizio delle persone e molti ragazzi hanno paura di non essere accettati». Dopo Miss Mamma ha continuato a fare sfilate? «Sì, ne ho fatte diverse. Quando Miss Mamma organizza eventi mi chiamano come testimonial e racconto la mia storia. Poi mi hanno contatto alcuni negozi di Forlì per fare delle sfilate o dei servizi fotografici con i loro abiti. Sono occasioni in cui sentirmi davvero normale, non lo faccio per presunzione ma sono orgogliosa perché nonostante l'invalidità nascosta riesco a fare queste cose. I126 febbraio a Miss Mamma, ho parlato della mia condizione per lanciare un messaggio, alla fine una ragazza mi ha abbracciato piangendo perchè il suo papà è stomizzato. Le mie parole le hanno dato forza, questa per me è una soddisfazione enorme». La sua malattia non le ha impedito di crearsi tija famiglia. «Sono sposata e ho 2 figlie di 18 e 20 anni. Sanno tutto, è da quando sono nate che convivono con la mia sofferenza e le mie operazioni. Ho passato molto tempo in ospedale ma la cosa bella è che dopo la sofferenza sono tornata quella di sempre, ho ritrovato il sorriso, l'entusiasmo per la vita. Non mi sono mai abbattuta. All'evento di Riccione organizzato dai Lions porto la mia testimonianza affinché possa essere d'aiuto a chi vive con una stomia».
Elisa Cerettl, 51 annl, continua a fare sfilate

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