RESTO DEL CARLINO MODENA 22-03-2023

Sezione: EMILIA ROMAGNA
Due giorni senza cellulare La sfida degli istituti
Autore: P.T.

Progetto Challenge4me
Due giorni senza cellulare La sfida degli istituti
Abituati a restare connessi giorno e notte e a lanciarsi sfide sui social, questa volta oltre 350 studenti provenienti da otto scuole di Modena e Parma hanno deciso di partecipare a una sfida reale: spegnere lo smartphone e (provare a) non toccarlo per 48 ore. Challenge4me, il progetto ideato da Lions del Distretto 108Tb con il contributo di Bper Banca e il patrocinio dell'Ufficio Scolastico regionale dell'Emilia Romagna, è giunto alla terza edizione. Ha preso il via ieri mattina e proseguirà fino all'inizio delle lezioni di domani. L'esperimento, unico in Italia in questo ambito, non è solo una sfida rivolta agli studenti, ma è arricchito di un rilevante valore scientifico grazie alla partnership con la Fondazione Ceis onlus che affianca a Challenge4me un progetto di ricerca sperimentale, curato dal professor Szadejko, con la compilazione da parte dei partecipanti di questionari anonimi, per monitorare diversi comportamenti derivanti dall'impatto dell'astinenza dallo smartphone e dai social network. Un problema particolarmente sentito dalle famiglie alle prese con le nuove tecnologie. Serve anche a misurare altre variabili psicologiche che incidono in queste situazioni. Gli studenti che partecipano alla sfida frequentano otto scuole della provincia di Modena e di Parma: il liceo Morandi di Finale Emilia, l'lis Luosi Pico e l'lis Galilei di Mirandola, l'lis Cavazzi-Sorbelli di Pavullo, l'lis Morante di Sassuolo, l'lis Levi, l'lis Paradisi di Vignola e l'Itt Rondani di Parma. «Siamo convinti - spiega Eugenio Garavini, officer distrettuale Lions - che questa sfida rappresenti un'occasione importante per i ragazzi per mettersi alla prova volontariamente e, senza nessuna demonizzazione della tecnologia, permettere loro una pausa dalle relazioni virtuali per recuperare tempo per le 'connessioni umane' con le persone e con loro stessi».
p.t.

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