GAZZETTINO ROVIGO 02-06-2023

Sezione: VENETO
Elisa Dilavanzo, da sommelier a regina del Moscato giallo
Autore: Teresa Bisi Sofia

Elisa Dilavanzo, da sommelier
a regina del Moscato giallo
ECONOMIA
ROVIGO Diventare imprenditrici di successo in un ambito nuovo e tradizionalmente riservato agli uomini? La rodigina Elisa Dilavanzo è la prova che è possibile. Il 24 maggio nella serata che ha visto uniti i Lions Club di Contarina e Rovigo e i club Soroptimist di Este Città Murata e di Rovigo, ha raccontato la nascita di Maeli, un'azienda vitivinicola gestita da un team di giovani donne che ha saputo creare prodotti di successo partendo dal Moscato Giallo. «Ho iniziato ad avvicinarmi alla cultura del vino — ha spiegato — nel 2008, quando ho vinto il concorso Charme Sommelier e mi sono appassionata a questo ambito. In breve, con due imprenditori del settore, abbiamo acquistato 50 ettari di terreno sui colli, a Luvigliano di Torreglia. Ci sono boschi e ben 18 ettari di vigne: è un ambiente suggestivo, perché da una parte si scorge la laguna di Venezia e dall'altra si intravvedono le Dolomiti. Il terreno, di origine vulcan ica, è adatto alla coltivazione della vite, come sapevano anche i nostri antenati, che già avevano delle produzioni di rilievo».
L'ATTIVITÀ
Quando le viti giunsero perla prima volta in Europa dall'oriente, sui colli ne vennero coltivate molte. «Oggi vogliamo recuperare queste viti antiche, come la Corbina e la Marzemina, per tutelare la biodiversità. Un progetto, in collaborazione con l'Università di Padova, ci sta permettendo di far rivivere alcune uve antiche che hanno iniziato a essere abbandonate attorno agli anni 70 perchè ritenute troppo antiquate. Analoga iniziativa è in previsione per alcuni vitigni polesani. Il rispetto per l'ambiente passa anche attraverso un sistema biologico di lavorazione delle viti e dei terreni, che stiamo declinando ora anche in senso olistico: per evitare di uccidere parassiti e infestanti, vogliamo rendere forti le piante attraverso oli essenziali, alghe e microorganismi in grado di alimentare e ossigenare la terra. Abbiamo anche la necessità di creare degli invasi idrici da poter usare nei momenti di siccità sempre più frequenti. L'identità dei Colli Euganei trova un grande potenziale soprattutto nel Moscato Giallo, e in terreni di antichissime origini vulcaniche».
Sofia Teresa Bisi
Yÿ RIPRODUZIONE RISERVALA
LIONS Elisa Dilavanzo

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