VOCE DI CARPI
14-07-2023
Sezione: EMILIA ROMAGNA
Tante bandiere, una sola gioventù - Un Campo Emilia oltre lingue e confini
Diciannove ragazzi da 15 Paesi in città per il Campo
Emiila organizzato dal Lions Club Carpi Host
EVENTI - Per dieci giorni e anche nel 2024 e 2025 il Lions Club Carpi Host organizza in città il tradizionale scambio
Un Campo Emilia oltre lingue e confini
Forse, giocando su uno storico equivoco e date le temperature, i dieci giorni del Campo Emilia avrebbero preferito trascorrerli a Capri, piuttosto che a Carpi. Ma sono diciannove ragazzi, tutti fra i 15 e i 21 anni, da quindici nazioni, e la straordinaria esperienza dello stare insieme in tanti e di così diverse culture e provenienze alla fine resterà nei loro ricordi molto più dei disagi di una ribollente estate padana. Il progetto Campo Emilia è promosso dal Lions Club Carpi Host - il comitato organizzatore è presieduto da Luigi Zanti - che ne è stato incaricato dal Distretto Lions 108Tb. E' una iniziativa di scambi internazionali, spiega Marco Tioli, direttore dello Youth Camp Emilia Lions Distretto 108Tb per il triennio 2023/2025, che si svolge da una quindicina d'anni sia nel territorio del distretto che in ambito nazionale ("Sono diciassette i campi attivati dai Lions Club in tutta Italia, che mobilitano ogni anno 350 ragazzi", precisa Laura Lasagna, referente per la comunicazione) e questa edizione che si tiene in città si caratterizza per una peculiarità: l'attenzione all'inclusiviLà, rivolta in particolare
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a non vedenti e ipovedenti, tant'è che è sostenuta dall'Unione italiana ciechi dell'Emilia-Romagna. Dopo essere stati distribuiti nei giorni precedenti fra le famiglie ospitanti, alloggeranno ora e per una decina di giorni tutti insieme - tre turchi, tre finlandesi e uno ciascuno per Belgio, Croazia, Indonesia, Brasile, Israele, Messico, Norvegia, Ungheria, Georgia, Lituania, Ucraina, Stati Uniti e un ragazzo ipovedente di Carpi per l'Italia - presso l'Istituto Nazareno, vivendo momenti diversi come l'attività al Campo, visite a Modena (aceto balsamico), a Milano Limbiate per conoscere un centro di addestramento per cani guida, a Bologna a una struttura per non vedenti, al Campo di Fossoli, anche con qualche momento di intrattenimento come la frequentazione della piscina. Ma quel che più conta, faceva notare Barbara De Giacomi, socia di Carpi Host e tesoriera del Campo Emilia, a margine della cerimonia ufficiale di accoglienza avvenuta nella sala del Consiglio comunale,
é l'obiettivo di creare in giovani che potrebbero costituire la classe dirigente di domani uno spirito di coesione, amicizia e fratellanza fra i popoli che vada oltre le appartenenze nazionali. Che si potevano cogliere, certo, nell'orgogliosa esibizione delle rispettive bandiere ma che non dovrebbero impedire a dei ragazzi di intendersi e stringere legami, al di là delle rispettive identità. E' quanto hanno sottolineato, durante la cerimonia a palazzo Scacchetti, il presidente uscente e quello subentrante del Lions Club Carpi Host, Fabrizio Bulgarelli e Marco Arletti, mentre Mauro D'Orazi, che ha sovrinteso all'evento ufficiale di accoglienza nella sua veste di Presidente del Consiglio dell'Unione, indicava come all'ingresso della sala consiliare campeggi quella Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo del 1948 che fornisce una autorevole cornice a iniziative di scambi internazionali come quella ospitata da Carpi in questi giorni.
I ragazzi davanti a palazzo Sr acchetti con il sindaco Alberto BelleIli Nel riquadro, da sinistra, L aura I asagna, Mauro D'Orazi, Marco Tiof, Marco Arletti, Luigi Tanti, Barbara De Giacomi e Fabrizio Bulgarelh`
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