VOCE DI CARPI
26-10-2023
Sezione: EMILIA ROMAGNA
I cani in aiuto al Centro di Salute Mentale
Autore: F.S.
Icani in aiuto
al Centro di Salute Mentale
Lei si chiama "Harinya", lui "Quasi": nomi strani per due nuovi collaboratori al Centro di Salute Mentale di Carpi. Strani ma poi non tanto se si considera che Han'nya è una femmina di Papillon e che Quasi è invece un maschio di Welsh Corgi Cardigan, la razza canina che faceva impazzire la scomparsa regina Elisabetta d'Inghilterra. Si, perché al Centro di Salute Mentale di Carpi hanno "assunto" in servizio come collaboratori dieci cani particolarmente adatti e appositamente addestrati per quelli che in termine medico vengono definiti "interventi assistiti per attività terapeutica con animali" e che in parole povere si concretizza in unapet therapy per aiutare chi è psicologicamente fragile a uscire dalla sua zona d'ombra in compagnia di un animale fidato e affettuoso. «Abbiamo lavorato quattro anni per formare il personale e per scegliere ed addestrare i cani giusti - afferma la dottoressa Dania Zampolli, responsabile del progetto - ma grazie all'aiuto di tanti finalmente siamo riusciti a realizzare quella che può considerarsi
una esperienza pilota». «La pet therapy, l'utilizzo degli animali da compagnia per facilitare le cure mediche - conferma autorevolmente Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dellAusl di Modena - è stato sperimentato da tempo in campo clinico ma, ritengo di non sbagliare, è qui a Carpi che per la prima volta se ne sperimenta l'impiego nei confronti di malati psichiatrici». Le prime esperienze sono incoraggianti: «Nei giorni scorsi - racconta la dottoressa Zampolli - ci siamo trovati a dover ricoverare una donna che è giunta in struttura in preda a una profonda disperazione. Ad accoglierla c'era anche uno dei cani che utilizziamo per gli interventi di terapia assistita. Lui è rimasto fermo, seduto, serio e immobile a guardarla e lei, la paziente che piangeva a dirotto disperatamente e che nessuno riusciva a calmare, si è quietata e tranquillizzata e abbiamo potuto procedere nel nostro lavoro». Il progetto - che è stato finanziato anche grazie ad una elargizione di 2mila dollari della Lions International Foundation tramite il Lions Club Alberto Pio di Carpi - verrà attentamente monitorato in modo da verificarne i risultati che probabilmente "faranno scuola". «Il nostro obiettivo - chiosa Giuseppe Tibaldi, responsabile del Centro di Salute Mentale di Carpi - rimane quello di non curare solo la patologia ma anche di valorizzare la parte sana presente nei nostri assistiti».
FS.
Han'nya, con il suo istruttore Nicola Bernardi
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