LA VERITA' 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Il divieto di fare domande è uno schiaffo a tutti - Serrate, sprechi, obblighi e vaccini: sulle indagini bisogna tirare dritto
Autore: Belpietro Maurizio

LA MAGGIORANZA TIRI DRITTO
IL DIVIETO DI FARE DOMANDE È UNO SCHIAFFO A TUTTI
di MAURIZIO BELPIETRO
IN¦ In Gran Bretagna non
era ancora stata chiusa la fase dell'emergenza, che già il Parlamento inglese si era posto il problema di quali errori fossero stati compiuti nell'affrontare la pandemia. L'indagine ha contribuito
Serrate, sprechi, obblighi e vaccini:
sulle indagini bisogna tirare dritto
Per far luce sulla gestione del virus è necessario un organo parlamentare ad hoc. Invece, sinistra e grillini ostacolano le operazioni. E, al posto della verità, vogliono l'ennesimo show di «esperti» senza contraddittorio
ad accertare che non solo il governo era intervenuto tardi e male, ma che durante la fase più acuta del contagio si erano resi evidenti grandi carenze, dato che spesso gli enti preposti a vigilare sulla salute dei sudditi di Sua Maestä non erano in grado di condividere le informazioni essenziali, mentre i comitati scientifici hanno dato prova di mancanza di trasparenza. Di recente, nel Regno Unito si è anche aperto un dibattito sull'aumento della mortalità, che non è più direttamente collegabile alla diffusione del Covid, ma che gli esperti non sanno spiegare. Negli Stati Uniti, il nuovo speaker repubblicano della Camera, Kevin McCarthy, tra le prime cose annunciate dopo la sua elezione ha incluso l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulle origini del Covid, che avrà il compito anche di indagare sulla strumentalizzazione politica delle faccende sanitarie da parte delle agenzie federali. Ed è già prevista un'audizione di Anthony Fauci, l'ex plenipotenziario della Sanità a stelle e strisce. Ron DeSantia, governatore della Florida, invece ha ottenuto la convocazione di un Gran Giuri che, presieduto da un giudice, avrà il compito di esaminare ogni aspetto legato alla campagna di vaccinazione, compresi quelli inerenti alle reazioni avverse. Insomma, nei Paesi più avanzati, quelli che vengono spesso presi a esempio in materie di rispetto dei diritti dei cittadini, ci si interroga su quanto è successo negli ultimi tre anni, sugli errori e sulle responsabilità dei governi. L'unico Paese invece dove non si vuole approfondire che cosa è successo da marzo del 2020 a oggi, come si siano spesi i soldi pubblici, ma soprattutto se le scelte operate dai governi che si sono succeduti siano state giuste o sbagliate, è il nostro. In Parlamento, c'è chi vorrebbe istituire una commissione d'inchiesta con poteri speciali per indagare e interrogare i protagonisti di quella stagione. Ma curiosamente, i partiti che hanno sorretto il Conte bis e che fino all'ultimo hanno sostenuto e applaudito il ministro della Salute Roberto Speranza, concedendogli poteri speciali, non ne vogliono sentire parlare. Nella commissione Affari sociali della Camera, nei giorni scorsi è andata in scena un'operazione che potremmo tranquillamente definire «Salvate il soldato Speranza». Infatti, sia Pd che 5 stelle si sono schierati contro l'idea di una commissione ad hoc. Inoltre, in tre quarti di secolo il Parlamento ha perso tempo a indagare su tutto, dalla miseria alla
condizione giovanile, dai Paesi in via di sviluppo al mercato agricolo, il caporalato, il ciclo dei rifiuti, ma di aprire un'inchiesta sulla gestione del Covid l'opposizione non ne vuole sentir parlare. E dire che di cose da approfondire ce ne sarebbero molte. Non parlo soltanto dei ritardi nell'istituzione della zona rossa nelle valli bergamasche, ma anche di questioni più terra terra, come i soldi spesi. Le Procure hanno aperto inchieste sugli acquisti delle mascherine e di altri dispositivi sanitari, nel mezzo dell'emergenza sono stati comprati banchi a rotelle che dopo pochi mesi sono stati buttati perché inutili, per tacere della montagna di vaccini che sono finiti nei magazzini e che probabilmente non sono solo in eccesso, ma anche inutilizzabili perché scaduti. Una commissione avrebbe anche il compito di chiarire le ragioni di tante solenni dichiarazioni che poi si sono

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rivelate sballate, così come la competenza di tanti presunti esperti che giorno dopa giorno ci hanno impartito lezioni dagli schermi televisivi. Ci sarebbe da stabilire se il lockdown sia stato utile o inutile, se cioè tante aziende siano state portate sull'orlo del fallimento senza che ve ne fosse una ragione. Ma entrando più nel dettaglio, sarebbe utile indagare se avesse qualche fondamento scientifico la pressione esercitata sulle famiglie per vaccinare i bambini, e allo stesso tempo con una commissione d'inchiesta si potrebbe chiarire una volta per tutte se il green pass era un provvedimento con motivazioni sanitarie o politiche e se la sua introduzione ha violato uno dei principi fondamentali su cui si basa la nostra Costituzione (checché ne dica la Casta dei giudici della legge, i quali da super partes che dovrebbero essere sono sempre più una parte). Si, ci sono molte ragioni per istituire una commissione d'inchiesta con poteri speciali come previsto dall'articolo 82 della carta repubblicana. Ma Pd e 5 stelle si oppongono. Al massimo, vorrebbero ascoltare nella commissione Mfari sociali (dunque senza poteri) Massimo Galli, Franco Locatelli, Silvo Brusaferro e Nicola I dagrini, ovvero i volti tristemente noti della stagione passata. In pratica, l'opposizione vorrebbe riproporre la lugubre conferenza stampa che ci ha accompagnato per tutto il 2020, quando nessuno poteva fare domande e gli italiani potevano solo ascoltare gli ammonimenti dei presunti esperti. Più che un'inchiesta, sarebbe una replica dei talk show, ma senza contradditorio.

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