IL FATTO QUOTIDIANO 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Lettera. Lo dico al Fatto. Da Morelli "La mia fu legittima critica a Sala". "E a che le serve l'immunità?"
Autore: Morelli Alessandro - Proietti Ilaria

LODICOALFATTO
Da Morelli "La mia fu legittima critica
a Sala". "E a che le serve l'immunità?"
CARO DIRETTORE, le scrivo da collega in riferimento all'articolo uscito martedì sul suo giornale "Morelli (Lega) insultò Sala sul web. La giunta lo salva: 'Spirito dei tempi—. Oltre a scoprire che il titolista ha ritenuto di qualificare la mia opinione come un "insulto", ledendogravemente la mia immagine, sono a sottolinearle come le mie due opinioni oggetto dellequereledi Sala sono espressioni di legittima critica politica e istituzionale su fatti di rilevante interesse pubblico riguardanti il sindaco di Milano, oggetto di ampio dibattito mediatico (anche del Fatto) e parlamentare. Come tali, le mie opinioni sono garantite costituzionalmente da normeche tutelano il dissenso politicoall'internodi un ordinamentodemocraticocome il nostroe il diritto di libera critica da parte dei cittadini nelle apposite istituzioni parlamentari. Mi spiace pertanto che un quotidiano autorevole come il suo, che da sempre si intesta la battaglia infavoredei valori di cui sopra, abbia bollato come insulti la mia attività politica, svolta nel pieno e legittimo esercizio del mandato ricevuto dagli elettori. Rimango inoltre sbigottito della presa di posizione del Fatto, che è una incredibile giravolta rispetto al racconto della vicenda che il Fatto stesso ebbe nei giorni in cui le polemiche divampavano a Milano: probabilmente sarebbe bastata una telefonata tra colleghi della medesima redazione o, ancor più semplicemente, aprire il dossier che ho depositato alla Camera dei deputati per ritrovare articoli del Fatto che ho ritenuto utilissimi per sostenere le mie tesi. Infine, l'onorevole lezzi, firmatario della seconda interrogazione a cui il pezzo fa riferimento, non è un parlamentare a caso ma un mio collega, nei giorni degli scandali avvenuti a Milano, in Consiglio comunale, quindi, come lei comprenderà, l'attività di sindacato ispettivo in seno al Comunee poi in Parlamentosia stato
da entrambi svolto in piena condivisione, ispirazione e collaborazione. Questa spiegazione, non dovuta, ma utile a chi non conosce la vicenda dai suoi albori, serve solo per evitarvi ulteriori scivoloni.
ALESSANDRO MORELLI
GENTILE ONOREVOLE MORELLI, sulla natura delle sue dichiarazioni, se si tratti di opinioni odi insulti, dovrebbe poter decidere il tribunale. Alla Giunta per le autorizzazioni in teoria compete di accertare se i suoi post "incriminati"abbiano una corrispondenza con interrogazioni parlamentari di analogo contenuto a sua firma: con una interpretazione a mia memoria inedita, lo scudo dell'immunità le è invece stato accordato, ma solo grazie all'interrogazione presentata da un suo collega deputato. Il che in teoria non si può fare, e non lo sostiene il Fatto Quotidiano, ma i principi fessati dalla Cassazione rispetto alle guarentigie previste dall'articolo 68 della Costituzione. La Camera avrebbe invece dovuto darle la possibilità di perorare le sue ragioni in tribunale. E nel casofossero state ritenute meritevoli, avere la soddisfazione di prevalere in giudizio contro ilsindacoBeppeSala, che ritiene di aversubito un danno ingiusto dalle sue parole.
IARIA PROF
Sayo ooyro N quorl "Morelli contro Sala

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