THE POST INTERNAZIONALE-TPI 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Replica
Autore: Gasparri Maurizio - Giovanardi Carlo

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Facciamo riferimento all'articolo di Andrea Palladino del 10 febbraio 2023 sulla pista palestinese (titolo "Strage di Bologna, la pista palestinese era una bufala", ndr). Nel pezzo siamo citati in relazione al disastro aereo di Ustica della sera del 27 giugno 1980, preceduto da una impressionante escalation di minacce da parte dei gruppi estremisti palestinesi che volevano la liberazione di Abu Saleh, il loro referente a Bologna, in carcere per il trasporto di missili terra aria sequestrati qualche mese prima ad Ortona. Come membri della Commissione Moro, avevamo potuto consultare ed annotare i rapporti del Sismi da Beirut (col. Giovannone) ma eravamo stati ripetutamente e anche formalmente diffidati dal Governo Conte dal renderli pubblici, per non ledere l"'interesse nazionale". II Governo Draghi viceversa ha accettato di desecretare alcuni documenti, tra quelli da noi annotati, compreso quello drammatico del 27 giugno mattino da Beirut in cui si prevede un imminente attentato, già minacciato dal Fronte di Liberazione della Palestina nelle settimane precedenti in caso di mancata scarcerazione di Saleh. Agli atti del processo penale su Ustica, che ha visto assolti con formula piena i generali dell'Aeronautica, è allegata una perizia di 4.000 pagine, firmata da 11 tra i più famosi periti aeronautici del mondo, mai contraddetta da nessun altra perizia, che ha appurato con certezza assoluta che il Dc9 è precipitato causa lo scoppio di una bomba collocata nella toilette di bordo. Nella sentenza penale tra l'altro è scritto che quella del missile e di un battaglia aerea è una ipotesi da fantascienza, degna della trama di un film giallo ma non di una indagine giudiziaria. Naturalmente noi non sappiamo chi ha collocato la bomba, ma quello che è certo è che per decenni, sino al Governo Draghi, la pista palestinese è stata occultata per la Ragion di Stato e nessuno ha indagato seriamente su chi potessero essere stati i mandanti e gli esecutori. Ma non è mai troppo tardi e nel frattempo l'Archivio di Stato dovrebbe pubblicare i documenti desecretati perché storici, giornalisti e chiunque sia interessato possa farsi una idea sull'accaduto senza manipolazioni, censure o peggio depistaggi. •
Maurizio Gasparri Carlo Giovanarrli

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