AVVENIRE 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Violenza sulle donne, l'esecutivo punta sul braccialetto elettronico
Autore: Guerrieri Alessia

IN ARRIVO UN PACCHETTO DI MISURE
Violenza sulle donne, l'esecutivo punta sul braccialetto elettronico
Vertice a Palazzo Chigi tra i ministri Roccella, Piantedosi e Nordio: si va verso il ricorso più stringente del controllo da remoto e la revisione della distanza minima di sicurezza per gli uomini persecutori
Roma
L, obiettivo è dare organicità alla normativa contro la violenza sulle donne per arrivare ad una proposta organica che sia in grado di sanare le falle della normativa attuale. E la volontà del governo è di farlo in fretta, con un pacchetto condiviso di prime misure urgenti, seguito poi da altri interventi che richiedono un più ampio approfondimento, come la durata dei processi per questi reati. La logica delle norme che vedranno la luce a breve, in particolare, è quella di rendere più severe le leggi per i persecutori, con un uso più stringente del braccialetto elettronico e della distanza di sicurezza imposta agli stalker. E questo l'esito del tavolo interministeriale sulla violenza contro le donne riunitosi ieri a Palazzo Chigi, a cui hanno partecipato i ministri della Famiglia e Pari Opportunità, Eugenia Roccella, dell'Interno Matteo Piantedosi e della Giustizia Carlo Nordio. Tre gli ambiti sui quali si sono concentrati i tre ministri: prevenzione, sicurezza e giustizia. Per questo durante la riunione è stato condiviso il lavoro di ricognizione sul tema fin qui portato avanti dai tre dicasteri, cercando di uniformare le normative in materia che si sono susseguite negli anni. Ultimo in ordine di tempo il Codice Rosso. L'intento è quello di rafforzare il più possibile la tutela della vittima, perché 120 donne uccise in un anno per mano di uomini violenti (questi i dati diffusi dal Viminale a fine 2022) dimostrano che, pur con norme che negli anni hanno stretto le maglie, ancora molto c'è da fare. Perciò con questa priorità, nella riunione si è discusso della necessità di
una procedura più rigorosa per l'applicazione del braccialetto elettronico; di una revisione della distanza minima di avvicinamento alla vittima di violenza domestica e di genere e una più stringente valutazione dell'esito dei corsi di recupero per i sex offenders, in funzione dell'ottenimento della sospensione condizionale della pena, e dell'eventuale diritto a permanere sul territorio dello Stato da parte del cittadino straniero responsabile di queste condotte. I ministri Roccella, Piantedosi e Nordio hanno deciso inoltre di avviare contestualmente un approfondimento congiunto - anche attraverso incontri con i soggetti istituzionali e associativi interessati - su altre questioni, come l'esigenza di rafforzare ulteriormente le tutele delle vittime di violenza di genere in relazione all'accesso ai percorsi di giustizia riparativa; oppure la definizione di criteri di valutazione del rischio, la formazione degli operatori, a fronte della specificità di un reato difficilmente assimilabile ad altri. «Prevenzione, specializzazione, tempestività e coordinamento», saranno così le parole chiave dei futuri interventi, anche per far fronte alle criticità emerse nei procedimenti giudiziari. L'incontro è stato anche l'occasione per fare il punto sull'attuazione della legge 53/2022 (sulla violenza di genere) riguardo la raccolta dati, «giudicata di grande importanza» ai fini della prevenzione e monitoraggio anche dei cosiddetti "reati spia; cioè quei reati che sono indicatori di una violenza di genere come atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
Messia Guerrieri
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