SOLE 24 ORE 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Bonus auto, il governo pensa a requisiti pro industria italiana
Autore: Fotina Carmine

Bonus auto, il governo pensa a requisiti pro industria italiana
Studio di Federmanager e Alee: con passaggio all'elettrico a rischio 500 componentisti e 60mila posti di lavoro
Automotive
Urso: 1140% degli incentivi va a Stellantis ma soprattutto per modelli prodotti all'estero
Carmine Fotina
ROMA
Di fronte alle restrizioni ambientali già approvate o proposte in Europa nel settore dell'automotive il governo prova a imbastire una strategia per limitare i danni. Da un lato, afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, l'Italia avrà un atteggiamento assertivo nei confronti della Commissione europea sui dossier ancora aperti (i vincoli ai veicoli industriali pesanti e la proposta di regolamento europeo per le omologazioni Euro 7). Sul fronte interno l'idea è invece equilibrare una situazione che «secondo i risultati di questi ultimi mesi ha visto il gruppo Stellantis beneficiare in modo significativo degli Incentivi, per circa il 40%, ma in gran parte per modelli prodotti fuori dall'Italia». Incentivi limitati o più alti perla produzione nazionale? Una soluzione di questo tipo, che si basasse sul principio di territorialità/nazionalità della produzione - sono consapevoli anche al Mimit - non sarebbe compatibile con le regole europee.
Qualcuno avanza invece l'ipotesi che, piuttosto, nel nuovo schema di agevolazioni in arrivo si possa pensare di rivedere il tetto di prezzo dei modelli incentivabili o la griglia delle fasce di emissione prestando chirurgicamente attenzione ai modelli prodotti negli stabilimenti italiani di Stellantis. Ritocchi di questo tipo del resto sono stati fatti anche in passato, in minima parte anche dal governo Draghi, sebbene sia lecito discettare in termini di fair competition con le altre case costruttrici. Ma c'è anche la necessità di favorire maggiori investimenti in Italia con le politiche di incentivazione dal lato dell'offerta, quindi della filiera. L'adeguamento di strumenti come i contratti di sviluppo alle esigenze delle case produttrici, ad esempio, è un argomento aperto da molto tempo e trattato nel corso degli ultimi tavoli di settore al ministero delle Imprese. Della necessità di riequilibrare gli impegni di Stellantis, alla luce degli incentivi, Urso ha parlato ieri sia rispondendo a un question time al Senato sia intervenendo a un convegno sul settore organizzato da Federmanager e Associazione italiana economisti dell'energia (Aiee). Per quanto riguarda le regole ambientali europee, sempre più stringenti, Urso conferma che l'Italia ha a disposizione solo la clausola di revisione del 2026 per mitigare gli obblighi che al momento prevedono il taglio del 100% delle emissioni di CO2 allo scarico per le nuove immatricolazioni di auto e veicoli commerciali leggeri dal 2035. «Per quella data avremo un nuovo Parlamento e una nuova Commissione in Europa», dice il ministro, e questo potrebbe aprire a una visione meno «ideologica». «Sui due nuovi fronti - Euro7 e riduzione CO2 per i mezzi pesanti - andremo a un rapporto serrato con la Commissione. E se questa non accoglierà le nostre ragioni, penso - aggiunge - che anche questi dossier passeranno alla prossima Commissione e con il Parlamento che nascerà dal voto dei cittadini nel 2024». Il governo italiano, su entrambi i dossier, proverà a convincere Germania e Francia a seguire una linea comune a Bruxelles. Secondo uno studio presentato ieri da Federmanager e Aiee, la transizione all'elettrico impatterà pesantemente sulla componentistica: su 2.200 imprese delle 5.5oo totali, 500 sono considerate fortemente a rischio. Lo scenario peggiore potrebbe tradursi in circa 6omila occupati persi entro il 2040, il 37% dell'attuale forza lavoro. Dice Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager: «Un elemento di ulteriore preoccupazione è il fatto che solo il 39% delle imprese del settore è dotato di management in grado di gestire la transizione», percentuale che scende al 2o tra le microimprese.

***

#s#18 #t#0 #c#nazionale#c#