CORRIERE DELLA SERA 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Rigopiano, 25 assoluzioni L'ira dei parenti: vergogna - Rigopiano, venticinque imputati assolti Solo 5 le condanne. L'ira dei familiari
Autore: V.Pic.

La strage dell'hotel Condannato il sindaco: 2 anni e 8 mesi
Rigopiano, 25 assoluzioni
L'ira dei parenti: vergogna
di Glusi Fassno e Virginia Pkeollio
1) er la strage di Rigopiano venticinque assoluzioni «perché il fatto non sussiste». Condannati solo in cinque, tra i quali il sindaco e l'ex gestore dell'albergo travolto dalla valanga il 18 gennaio del 2017. La rabbia in aula a Pescara dei familiari delle 29 vittime: «Vergogna, fate schifo».
alle pagine 18 e 19
Rigopiano, venticinque imputati assolti
Solo 5 le condanne. L'ira dei familiari
Pescara, 2 anni e 8 mesi al sindaco. Per il gup senza colpe l'ex prefetto e l'ex presidente della Provincia
Urla e lacrime Alla lettura della sentenza i parenti delle vittime hanno pianto e accusato il giudice
DALLA NOSTRA INVIATA
puscw Un istante di silenzio, attonito. Un applauso delle difese: l'ultima beffa. Poi la rabbia delle vittime esplode. Gonfia gli occhi e le vene del collo: «Che è una sentenza questa?». «Li avete ammazzati un'altra volta». «Vi dovete vergognare». Rigopiano, sei anni dopo la valanga del 18 gennaio 2017 è una ferita che torna a sanguinare per quelle 29 vittime che madri, figli, fratelli, fidanzate, portano stampati sulla maglietta che hanno indosso. Volevano farli assistere al momento in cui finalmente veniva data loro giustizia. Ma non hanno letto così la sentenza del gup di Pescara, Gianluca Sarandrea, che ha assolto quasi tutti i responsabili della filiera decisionale. Quelli per cui la Procura aveva chiesto 134 anni complessivi di carcere. Alla fine ci sono state 25 assoluzioni e 5 condanne. Assolto il prefetto Francesco Provolo e tutto il suo staff, inclusa la funzionaria Daniela Acquaviva che ignorò la disperata richiesta di aiuto di Giampiero Parente che era di fronte all'hotel crollato, rispondendo a Quintino Marcella che gliela riferiva: «La mamma degli imbecilli è sempre incinta». Assolto l'allora presidente della Provincia Antonio Di Marco. Per il sindaco Ilario Lacchetta il pm aveva chiesto u anni e 4 mesi, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi per non avere emesso un'ordinanza di inagibilità e sgombero dell'hotel Rigopiano. Colpevoli sono stati riconosciuti due dirigenti della viabilità della Provincia di Pescara — Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno — responsabili di non avere trovato una turbina per sgomberare la strada dalla neve e di non avere chiuso un tratto della strada provinciale. Gli altri due condannati — sei mesi di reclusione — sono il gestore dell'albergo Bruno Di Tommaso e Giuseppe Gatto che aveva compilato la relazione tecnica allegata alla richiesta della Gran Sasso spa di intervenire su tettoie e verande dell'hotel. «La nostra posizione resta quella sostenuta», dice il procuratore di Pescara che fara ricorso come le parti civili alle quali il giudice ha riconosciuto risarcimenti pecuniari, che hanno aumentato la rabbia. «Andremo in appello. Faremo tutto quello che potremo. Non finisce qui. Alla fine so' morti di freddo», dice Giampiero Matrone, l'ultimo ad essere estratto dalle macerie dove è morta sua moglie. Glielo ha gridato in aula: «Sono stato 62 ore là sotto, mia figlia non ha più la mamma». «Questi hanno una discarica al posto del cuore!» si dispera il papà di Jessica Tinari, morta a 24 anni insieme al fidanzato Marco landa. «Sei anni buttati! Tutti assolti, il fatto non sussiste! Quattro minuti di chiamata! Chi ha chiamato mio fratello? Chi ha chiamato?», urla a squarciagola Francesco D'Angelo ricordando le telefonate con cui il fratello Gabriele, cameriere dell'hotel, chiese al Centro coordinamento soccorsi della Prefettura di liberare la strada cinque ore prima che la valanga ve
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La vicenda
• il 18 gennaio 2017 a Rigopiano, nel comune di Farindola, In Abruzzo, una valanga si staccò dalla cresta montuosa sovrastante, Investendo ralbergo RlgopianoGran Sasso Resort: sotto le macerie morirono 29 persone
nisse giù. Sarebbero stati tutti salvi. «Non è servito a niente» ha detto sconsolato e indignato Gianluca Tanda, presidente del Comitato vittime e fratello di Marco. «Oggi muore la giustizia. Questa sentenza fa giurisprudenza, chiunque può far danni in Italia perche rimarrà sempre impunito». «Anch'io ho gridato 4 volte assassini. Mi è scappato», dice Loredana, una signora, minuta e gentile. Suo figlio, Domenico Di Michelangelo, era un poliziotto. Un'altra mamma mi ha raccontato che lo
• II processo, Iniziato tre anni e mezzo fa,
è arrivato ieri a sentenza: dei 30 imputati, soltanto 5 sono stati condannati. Fra le assoluzioni spiccano quelle dell'ex prefetto Francesco Provolo (foto al centro) e dell'ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco (foto in basso). Condannato Invece 11 sindaco dl Farindola, Ilario Lacchetta (foto in alto)
• 130 imputati, tra funzionari e amministratori pubblici, oltre al gestore e al proprietario della struttura, erano accusati a vario titolo del reati dl disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni, falso, depistaggio e abuso edilizio
chiamano tutti "il poliziotto buono". Perché andava da tutti a fare coraggio dicendo "Non vi preoccupate la turbina sta arrivando". E non era vero». Morto assieme alla moglie, Domenico ha lasciato un bambino di dodici anni, cresciuto con gli zii. C'è chi stringe i denti e spera ancora: «Le sentenze si rispettano. Aspetteremo l'Appello e anche la Cassazione — dice il fratello di Domenico — ma per noi la condanna c'è già stata».
V.PIc
134 30 11
AnN Quelli di condanna che sono stati richiesti complessivamente dall'accusa per la strage all'albergo Rigopiano
linputati Le persone alla sbarra perla sciagura all'albergo Rigopiano in cui, il 18 gennaio 2017, morirono 29 persone fra ospiti e dipendenti
I sopravvissuti, compresi I primi due scampati alla valanga: il manutentore Fabio Salzetta e l'ospite Giampiero Parete, a cui si deve il primo allarme

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I voici Il grande striscione all'ingresso del Tribunale di Pescara con i visi delle vittime srotolato ieri dai parenti (Ansa)
MAI
in ricordo delle vittime di Rigopiano
18/O1/2O1P

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In aula Sopra, le magliette con i volti delle ventinove vittime della strage di Rigopiano. Sotto l'aula del tribunale di Pescara dove Ieri è stata letta la sentenza che ha chiuso in primo grado il processo per la strage cominciato oltre tre anni fa

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