CORRIERE DELLA SERA 24-02-2023

Sezione: GIUSTIZIA-NORMATIVA
Intervista a Federica Di Pietro - «I miei genitori morirono insieme Oggi provo lo stesso dolore»
Autore: Piccolillo Virginia

«I miei genitori morirono insieme Oggi provo lo stesso dolore»
Federica Di Pietro: le responsabilità sono chiare, non mi aspettavo che finisse così
L'intervista
DALLA NOSTRA INVIATA
Virginia PkcoNMo
PESCARA «Pensavo che il momento peggiore fosse stato quando mi hanno restituito gli occhiali di mamma col sangue sulla lente, i suoi orecchini e i suoi oggetti dove c'era scritto: "cadavere numero 3". Ma oggi...». Non ci crede Federica Di Pietro, la più grande degli orfani di Rigopiano, che sia finita così. Non riesce a crederci. Cosa si aspettava? «Non delle condanne dure. E neanche a tutti. Ma non mi aspettavo certo che fosse assolto il prefetto, responsabile di una struttura di emergenza che è stata un disastro. Io chiamai alle 19. Mi dissero la richiamiamo: sono passati 6 anni e ancora non mi ha richiamato nessuno. O che fosse assolto il presidente della Provincia». Perché? «Aveva la responsabilità di quella strada, l'unica via di fuga per la salvezza. Perché, se alla prima scossa di terremoto fosse stata agibile, sarebbero scappati tutti». Il sindaco è stato condannato a 2 anni e 8 mesi. «Sì, ma lui era il responsabile della protezione civile. Con l'allerta meteo, con due
settimane di clima pessimo, con difficoltà a salire e sapendo che 2 anni prima l'hotel era già rimasto isolato non lo chiudi? Fai accompagnare su i clienti?». Cosa ricorda di quei momenti? «L'attesa. L'ansia. II respiro che si ferma a ogni messaggio. Dal primo, che mio padre ci ha mandato alle 7 del mattino, alla prima scossa di terremoto. Ce li ho tutti. Quando hanno fatto le valigie. Quando hanno spalato la neve. Ogni volta ci rassicurava che stavano per portarli giù. Poi il terrore. Quando i messaggi non arrivavano più e nessuno ci dava informazioni». Quando è finita? «II 21 gennaio hanno ritrovato mamma. Mentre mio padre, che era incastrato sotto una trave, me lo hanno ridato il 24. Ma erano vicini. E io ho sofferto tanto perché mi avevano detto che mamma aveva il collo spezzato. Ho pensato povero papà, l'avrà vista morire. Finché non c'è stato un sogno ...». Che sogno? «Una persona ha riferito a un amico dei miei genitori di aver sognato mio padre, bellissimo, che gli diceva: "Abbiamo sentito un grande boato e poi abbiamo visto una luce stupenda e ora siamo molto felici. Non preoccupatevi per noi. E a quel punto nel cuore mi è scesa la calma. E l'autopsia ha confermato che la vertebra del collo non era
rotta. Sono morti insieme». Perché non era andata con loro? «Dovevo laurearmi il 24. L'ho fatto lo stesso, il 27. Il professore mi avrebbe dato il voto senza discutere la tesi ma io l'ho voluto fare per loro. E alla specialistica ho presentato una tesi sui buchi amministrativi nelle situazioni di emergenza». Lei ha fatto da sorella maggiore di tutti gli orfani. Come è andata? «Ho dovuto lottare con i denti contro problemi enormi e assurdi. Uno? A 3 mesi dalla morte dei miei l'Agenzia delle Entrate bloccò la successione perché voleva sapere chi era morto prima dei due». Perché? «Volevano la doppia tassazione. Molti avevano problemi economici enormi. Poi il governo fortunatamente ci ha riconosciuto il fondo per le vittime. Pensi proprio il giorno del compleanno di papà». Cosa le ricorda più i suoi genitori? «Tutto. Ma mio figlio è identico a mio padre. E sconvolgente, anche perché io ho solo i suoi occhi. Mentre mio figlio ha la bocca, le espressioni, tutto». Ora è di nuovo incinta. «Non so se è un maschio, ma temo molto che sia una femmina. Io ero un disastro e mia madre mi diceva sempre: "ti starebbe bene venisse come te". Potrebbe essere un suo scherzo».

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D giorno più brutto Pensavo che il momento 1 • W ore fosse quando mi 1 ' • s ero gli orecchini di mamma con sopra scritto «cadavere numero 3» Ma mi sbagliavo
II volto del papa Mio figlio è identico a mio padre. Io ho solo i suoi occhi, mentre lui ha la bocca, le espressioni, tutto. Lo guardo e mi sento sconvolgere
msleme Federica Di Pietro sorride insieme alla sua mamma Barbara, 50 anni, e suo padre Piero, 53 anni, morti nella tragedia di Rigopiano

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